Don Umberto Barbera
Era nato nel 1883 e, preso il sacerdozio nel Vecchio Seminario di Albenga, si diplomò maestro elementare e quando venne realizzato il Centro di scuola di religione, di educazione e cultura (ora Opera del Sacro Cuore in Albenga), il fondatore Don Isola lo volle al suo fianco, tanto aveva dimostrato ardore giovanile, capacità di attrazione e di colloquio, autorevolezza e profondo senso di servizio.
Al “Sacro Cuore” ha passato la sua vita con i giovani, per i giovani, sino al 1946 quando si è spento lasciando la comunità Albenganese in una commozione profonda e sbigottita.
Era morto chi aveva interpretato nel modo più esemplare, oltre ai doveri sacerdotali, il compito di guida dei ragazzi a capaire il significato della vita, a scoprire la bellezza della natura, ad avere il senso della responsabilità e dell’onore, ad aver amor di Patria, a trasfondere il rispetto del prossimo.
Due intere generazioni sono passate sotto di lui; era uomo d’azione che univa all’educazione religiosa e culturale l’educazione fisica a servizio della formazione dei giovani.
È stato un convinto assertore del movimento Scoutistico e di quanto esso poteva offrire ai ragazzi per introdurli a praticare la lealtà e l’amicizia, per aiutarli ad affrontare il sacrificio, a sapersi gestire nelle difficoltà, a vivere l’esperienza delle notti in tenda e del far da sé nella vita al campo.
Ha portato i ragazzi alla montagna, ad assaporare la fatica dell’ascesa, la gioia della vetta conquistata, il godimento di panorami ineguagliabili, entusiasmandosi per la bellezza del Creato.
“Noi eravamo lassù e la pace di Dio passava alta sulle nostre teste”: questa frase l’ha detta una grande guida alpina, Guido Rey. Don Barbera, senza saperlo, ne aveva trasmesso, ai tanti che l’avevano seguito sui monti, la forza vitale ed il richiamo profondo.
L’amore alla montagna, l’ideale che la montagna rappresenta, l’aveva sviluppato con i ragazzi e adulti: ai primi riservando la catena Alpina che ci circonda; ai secondi offrendo occasioni per vette impegnative quali il Bianco, il Cervino, il Rosa, il Gran Paradiso, la Marmolada ecc.
Aveva insegnato ad ascoltare la voce del bosco, il silenzio delle rocce, la sinfonia del cuore che batte per la meta raggiunta…
Il Club Alpino Italiano di Albenga aveva intitolato a Don Umberto Barbera il Rifugio sorto molti anni or sono in questo luogo; ora che il vecchio caro Rifugio è stato sostituito da questa nuova struttura, è motivo di nuova gioia sapere che il suo nome continuerà a essere presente all’ombra del Marguareis.